Lisa, Luca e Kelly, Mirandola (MO)
Ci saremmo dovuti sposare il 16 maggio, proprio pochi giorni prima che iniziasse la fase 2 dopo il lungo lockdown a cui ci ha costretti la pandemia di COVID-19. Quel giorno, rientrati dal lavoro, abbiamo festeggiato lo stesso ordinando sushi da asporto, uno dei nostri piatti preferiti.
LI.: Durante la quarantena non abbiamo mai smesso di lavorare. Anzi, io lavoro in un centro commerciale ed è stato un periodo di attività davvero intenso. Nei centri commerciali l’affluenza è sempre stata molto alta. Era surreale vedere le code kilometriche di persone che aspettavano di poter accedere al centro commerciale, mi sembrava di essere in uno di quei film apocalittici che ogni tanto si vedono alla TV. La gente aveva paura, si vedeva, era nervosa, strana. Mentalmente è stato pesante, perché anche io avevo paura soprattutto all’inizio. Poi preso il ritmo era diventato quasi normale. Mi ritengo comunque fortunata, altri hanno perso il lavoro o hanno dovuto chiudere con conseguenze economiche davvero pesanti.
LU.: Anche io non ho mai smesso di lavorare dato che la mia attività di tipografia risultava avere un codice Ateco tra quelli a cui era consentito continuare l’attività. Il carico di lavoro è comunque sceso parecchio durante il lockdown, solo dall’inizio di giugno abbiamo ricominciato ad un ritmo quasi normale.
Abbiamo cercato di non perdere mai l’entusiasmo riguardo la preparazione delle nostre nozze, e ci siamo riusciti. D’altronde abbiamo sempre avuto chiaro in testa che si trattava solo di un rinvio, non si cancellava nulla. Abbiamo già fissato una nuova data il 18 ottobre 2020 e siamo molto fiduciosi.
Questa esperienza ci ha rafforzato e unito ancora di più, siamo fermamente convinti della nostra scelta di vita insieme