Ilaria e Michele, San Mauro Pascoli (RN)
Stiamo insieme dagli anni delle superiori e da allora non ci siamo mai lasciati. Dopo le superiori ognuno di noi ha intrapreso la su strada, io ho studiato psicologia a Padova, Michele ingnegneria a Bologna e poi è stato anche in Svizzera, ma la distanza geografica non ci ha mai allontanati.
A giugno dell’anno scorso siamo andati a Firenze al concerto di Ed Sheeran. In autostrada abbiamo trovato molto traffico e siamo arrivati poco prima dell’inizio del concerto. Michele era molto innervosito dal ritardo e non riuscivo a capire perchè. Poi l’ho capito. Prima di entrare al concerto, in un angolino del parco, c’era una tovaglia a quadri, un cestino da pic nic, rose e palloncini. Michele si è inginocchiato, ha aperto la scatolina con l’anello e mi ha chiesto di sposarlo. Inutile descrivere l’emozione!
Abbiamo iniziato subito i preparativi e abbiamo scelto come data il 30 maggio 2020. Saremmo stati più di 200; siamo capi scout e volevamo vicino tutti i nostri ragazzi. Per noi sono come una grande famiglia e la passione per lo scoutismo è qualcosa che ci unisce profondamente.
Avevamo deciso di andare a vivere insieme solo dopo il matrimonio. Volevamo che quel fatidico giorno ci cambiasse davvero la vita. Però i primi di marzo, quando abbiamo iniziato a capire che per un periodo non breve non ci saremmo potuti vedere, ci siamo trasferiti in quella che sarebbe stata la nostra futura casa. È stato fondamentale poter vivere insieme questo periodo, soprattutto quando abbiamo iniziato a capire che il 30 maggio non ci saremmo potuti sposare. Io mi ero fatta prendere un po' dallo sconforto, ho provato tristezza e anche un po' di rabbia. Mancava così poco! Non mi sembrava giusto! Per fortuna avevo Michele vicino, è una persona molto pragmatica e si è messo subito a cercare una soluzione, date alternative, contattare i fornitori. Mi ha aiutato molto la sua presenza. D'altra parte è anche un grande appassionato di vespe, e io ho dovuto imparare a convivere anche con loro. Intendo nel vero senso della parola, visto che una di queste vespe è diventata parte integrante della nostra sala!
Per il momento abbiamo chiesto a tutti i nostri invitati e fornitori di tenersi libere due date, una quest'anno e l'altra l'anno prossimo. Non ce la siamo sentita di confermare subito per settembre di quest'anno perchè ancora è troppo presto per capire come sarà la situazione fra qualche mese.
In tutto questo marasma non ci siamo mai sentiti soli, i nostri amici e parenti ci sono stati davvero vicini e non ci hanno fatto mancare il loro supporto. Avevamo due soluzioni: o farci prendere dallo sconforto e dalla tristezza o affrontare tutto con il sorriso e di petto. Abbiamo scelto la seconda. Ai nostri figli e nipoti potremo raccontare che il nostro amore ha resistito anche alla pandemia.